ACQUEDOTTO ALESSANDRINO
💦L’acquedotto Alessandrino (Aqua Alexandrina), l’undicesimo ed ultimo acquedotto dell’antica Roma, venne edificato nel 226 d.C. dall’imperatore Alessandro Severo (11 marzo 222 – 19 marzo 235).
♨️La sua realizzazione era finalizzata all’approvvigionamento idrico delle terme di Nerone che, situate in Campo Marzio presso il Pantheon, erano state radicalmente ristrutturate dallo stesso imperatore, e che pertanto da allora assunsero anche la denominazione di “terme Alessandrine” (Thermae Alexandrinae).
🚿Le sue acque venivano captate da falde acquifere in località “Pantano Borghese”, nei pressi del XIV miglio dell’antica via Prenestina, 3 km a nord dell’abitato di Colonna.
💧L’acquedotto prendeva l’acqua da Pantano Borghese sulla via Prenestina e proseguiva interrato per circa 22 chilometri fino alla fermata di Torre Angela. Proseguiva quindi, con grandi arcate, all’esterno, fino a via di Tor Pignattara per finire interrato fino a Porta Maggiore.
ACQUEDOTTO VERGINE
💦L’Acquedotto Vergine (Aqua Virgo) è l’unico degli undici principali acquedotti di Roma antica rimasto ininterrottamente in funzione sino ai nostri giorni alimentando le monumentali fontane della città barocca, tra cui Fontana di Trevi.
👩🏻Inaugurato nel 19 a.C. da Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, trae probabilmente il nome dalla purezza e freschezza delle sue acque anche se una suggestiva legenda lo fa risalire alla fanciulla che indicò il luogo delle sorgenti ai soldati incaricati della ricerca.
🪜Due sono i posti più nascosti di questo Acquedotto, la scala a chiocciola, conservata nei pressi di Villa Medici, fatta costruire nella seconda parte del Cinquecento dall’allora possessore della proprietà, il cardinale Giovanni Ricci da Montepulciano, sia il condotto sotterraneo dell’antico Acquedotto Vergine, inaugurato da Marco Vipsanio Agrippa nel 19 a.C., raggiungibile attraverso la stessa scala a chiocciola e in parte ancora praticabile.
🕳Negli anni Settanta del Cinquecento, Camillo Agrippa, uno dei più grandi teorici della scherma di tutti i tempi, aveva inventato un notevole impianto di sollevamento dell’acqua in grado di raggiungere la sommità del Pincio, nei giardini dell’allora Villa Ricci ed aveva trasformato un vecchio pozzo, preesistente, nella scala a chiocciola che possiamo vedere oggi e che consentiva ai muli e a piccoli carri di portare l’acqua in superficie.
PARCO DEGLI ACQUEDOTTI
☘️Il Parco degli Acquedotti (240 ettari) è una parte del Parco Regionale dell’Appia Antica (3400 ettari) che si estende nel territorio di tre comuni (Roma, Marino e Ciampino), parte infatti da Porta San Sebastiano e si estende fino a Marino.
💦Qui sono presenti i segni del passaggio di sette acquedotti: 6 sono romani e uno rinascimentale.
👩🏻🦱In questo parco si trova anche una villa romana, una cisterna, una tomba, un casale medievale, una stazione ferroviaria, un tratto della via Latina, un fosso artificiale (in un certo senso quasi l’ottavo acquedotto per parco) e altri “gioielli” scoperti e reinterrati per favorirne la conservazione. Qui si fermarono i barbari e qui le donne di Roma fecero desistere Coriolano e i Volsci dall’idea di attaccare Roma.
🏠La Villa delle Vignacce è una delle più grandi ville suburbane di questa zona ed è databile tra il II e il IV secolo d.C.. Fu probabilmente costruita da Quinto Servilio Pudente, ricco produttore di laterizi del tempo di Adriano (117-138 d.C.), come sembrano dimostrare alcuni bolli di mattoni e tubi di piombo recanti il suo nome, rinvenuti negli scavi.
📸Per gli amanti della fotografia questo parco offre bellissimi scorci soprattutto durante il tramonto.
🎬Cinecittà è così vicina che il parco, con i suoi resti non poteva non essere un luogo privilegiato per girare scene di molti film.