ARCO DEGLI ACETARI

🏰 Uno degli scorci medioevali più caratteristici di Roma è il cortile delimitato dall’Arco degli Acetari a due passi da Piazza Navona.

🪜Le scalette esterne tipiche delle case medievali, gli intonaci ocra e la natura che si fonde perfettamente all’architettura contribuiscono a rendere questo posto ancor più pittoresco.

💦 Il termine ‘Acetari’ non è stato ben attestato si pensa tuttavia che derivi da ‘Acquacetosari’, detti poi ‘Acetosari’ cioè i venditori di Acqua Acetosa che presumibilmente veniva distribuita all’adiacente mercato di Campo de’ Fiori.

👩🏼‍⚕️La componente acetosa appunto di quest’acqua era considerata curativa per le malattie dei reni, dello stomaco, della milza e del fegato.

⛲️ Papa Paolo V Borghese, dedicò a quest’acqua, una vera e propria fontana, la Fontana dell’Acqua Acetosa, situata nei pressi della fonte a Tor di Quinto, in cui è presente una lapide con l’iscrizione:
RENIBVS ET STOMACHO SPLENI IECORIQVE MEDETVR MILLE MALIS PRODEST ISTA SALVBRIS AQVA.

ARCO DEI BANCHI

🏬 Questo arco, un tempo si trovava in una zona commerciale dove negozianti, mercanti, banchieri, scrivani e notai esercitavano i loro affari sui “banchi”.

💦 La Via del Banco di Santo Spirito era chiamata anche “Canale di Ponte” per la
la gran massa di pellegrini provenienti dalle vie circostanti che si “incanalava” in questo stretto tratto di strada per attraversare Ponte Sant’Angelo e recarsi in San Pietro o , più probabilmente, a causa delle inondazioni del Tevere che appena aumentava di livello invadeva immediatamente questo breve tragitto..

⛈ A ricordo di queste inondazioni, in basso a sinistra, l’arco conserva quella che è considerata la più antica lapide esistente a Roma sulle piene del Tevere, che reca la data e il livello dell’alluvione avvenuta il 7 novembre 1277.

💁🏻‍♂️ Vicino a questo passaggio rinascimentale abitava il banchiere Agostino Chigi, per il quale Baldassarre Peruzzi progettò la Villa Farnesina, decorata poi dai più grandi artisti del cinquecento: Sebastiano del Piombo, Raffaello Sanzio, Giulio Romano, Il Sodoma e lo stesso Peruzzi.

✨ La bellezza di questo passaggio è la decorazione del soffitto, dipinto in tempi più recenti, con un cielo blu colmo di stelle.

PASSEGGIATA DEL GELSOMINO

🏁 Bisogna arrivare fino alla Stazione di San Pietro, entrare come se si dovesse prendere il treno e costeggiare il binario 1, girando subito sulla destra.

🚂 Lì dove un tempo i treni collegavano lo Stato Pontificio al Regno d’Italia, oggi c’è una delle passeggiate più profumate di Roma.

🚋 La ferrovia più breve al mondo, quella Vaticana, lunga poco più di 1,27 Km, unisce l’Italia alla Città del Vaticano. Costruita nel 1929 era, in origine, strutturata in due binari, uno dei quali rimosso nell’anno 2000, in occasione del Giubileo. L’unico oggi rimasto è semplicemente adibito al trasporto merci: le rotaie sono costeggiate da un percorso pedonale, noto come la Passeggiata del Gelsomino, da cui è possibile ammirare la bellezza del Cupolone da una prospettiva completamente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati di solito.

🌸 Questa passeggiata che, insieme a quella del Gianicolo, è tra le più romantiche della Città eterna, si chiama così perché durante il periodo estivo lungo la via si trovano dei gelsomini che incorniciano la via di fiori bianchi e profumati. 

🐑 Un po’ più nascosta è la FattOrietta, una fattoria didattica che permette di staccare la spina dalla Città Eterna.

PASSETTO DEL BORGO DI SANT'ANGELO

🏗 Il Passetto di Borgo Sant’Angelo è un camminamento fortificato, che dalla Mole Adriana arriva alla città del Vaticano.
Sulla realizzazione ci sono diverse ipotesi, una di queste è che venne realizzato intorno al 1277, durante il pontificato di Niccolò III, il primo a trasferire la residenza papale dal Palazzo Lateranense al Vaticano.

🏃🏻Il Passetto aveva lo scopo di:
controllare l’area del Borgo sottostante e reprimere eventuali sommosse;
condurre nelle segrete di Castel Sant’Angelo prigionieri di un certo rilievo dei quali non si doveva far conoscere la presenza nelle temute carceri papaline;
consentire ai papi di lasciare inosservati il Vaticano per rifugiarsi a Castel Sant’Angelo.

👨🏻 Il Passetto svolse la sua funzione fino al XVII secolo: tra i primi a percorrerne gli 800 m di lunghezza per trovare protezione all’interno di Castel Sant’Angelo furono Alessandro VI Borgia, nel 1494 costretto a fuggire davanti alle truppe di Carlo VIII, e Clemente VII, che nel 1527 sfruttò il Corridore per sfuggire ai Lanzichenecchi che saccheggiano e devastano la città.

👫🏻 Tra le più popolari, l’utilizzo improprio che ne faceva Rodrigo Borgia (Papa Alessandro VI). Si dice, infatti, che lo utilizzasse per raggiungere furtivamente i suoi appartamenti privati dove lo attendevano le numerose amanti.

💪🏻 Aneddoto da cui la leggenda fa scaturire un particolare potere del Passetto: si dice che percorrendo 77 volte avanti e indietro gli 800 metri del camminamento (per un totale di 61,6km) gli uomini possano recuperare la virilità perduta.

PASSETTO DEL BISCIONE

💐 Il Passetto del Biscione collega via di Grotta Pinta con con Piazza del Biscione (Campo de’ Fiori)

🙈 Si tratta di un passaggio semi nascosto che ha visto oltre 2000 anni di storia.

🎭 In quest’area si trovava, infatti, il Teatro di Pompeo, il primo in muratura dell’epoca romana. Era un’imponente struttura che copriva una buona parte del Campo Marzio di allora e si estendeva da Piazza del Biscione sino a Largo di Torre Argentina.

🚶🏻‍♂️Il passetto del Biscione è quanto rimane di quest’imponente opera dell’Impero romano, era uno dei passaggi che portava alla cavea del teatro.

🙏🏻 L’edicola della Madonna della Misericordia del Punzone una volta era ben posizionata all’interno di questo tunnel. Oggi è sostituita da una copia, mentre l’originale è stata spostata nella chiesa di San Carlo ai Catinari.

🔎 È inoltre importante ricordare che legato al Passetto del Biscione è il detto romano “Cerca’ Maria pe’ Roma”, in quanto i devoti dell’immagine sacra della Madonna dovevano impegnarsi in una complicata ricerca tra le stradine del centro storico per individuare questo passaggio così ben nascosto.

😯 C’è un’ultima curiosità che riguarda il nome “Biscione” che già dal XV secolo indicava questa zona. Sembra che ci possano essere due ipotesi:

🐍 la prima lega il nome allo stemma della famiglia Orsini che presenta la figura di un’anguilla, e che è presente con il suo Palazzo.

🍷 La seconda invece ritiene che esistesse un’osteria gestita da proprietari milanesi che esponevano lo stemma con il serpente della famiglia Visconti, signori di Milano dal 1277.

SCALINATA DEI BORGIA

🇪🇸 Poco distante da Via Cavour, si trova la “Salita dei Borgia”.
I Borgia, è stata un’importante famiglia di origine spagnola, che ha avuto influenza in Italia a partire dal XV secolo.

👩🏻 La figura che maggiormente è legata alla città di Roma è Papa Alessandro VI.
Alessandro VI ebbe molte relazioni clandestine tra cui quella con Vannozza Cattanei, ovvero Giovanna Cattanei, una nobildonna mantovana molto scaltra quando si parlava di affari.

👨‍👩‍👧‍👦 Diede al Pontefice quattro figli, Cesare Borgia, che ispirò il “Principe” di Machiavelli, Lucrezia, accusata di intrighi sanguinosi, Giovanni, morto in circostanze misteriose, tra cui quella probabile che fu lo stesso fratello ad ucciderlo e Goffredo.

🌿 L’edera, ormai ricopre gran parte dell’edificio dai caratteri architettonici medievali, rinascimentali e cinquecenteschi. Un delizioso balcone è stato costruito subito sopra l’arco.  
Sul balcone, la leggenda narra che, spesso appare una donna dal volto affranto, questo non può che essere il fantasma di Vannozza, sconvolta dagli intrighi e dai delitti dei sui stessi figli.

🩸La scalinata è legata anche ad una leggenda dell’antica Roma. Il luogo, chiamato ai tempi  “Vicus Sceleratus”, sarebbe stato il palcoscenico della morte di Servio Tullio. Qui, sua figlia Tullia, sarebbe passata con il cocchio sul cadavere del padre, sporcando le ruote e le vesti del sangue paterno.