Le Chiese di Roma
BASILICA DI SANTA PRASSEDE
⛪️ La chiesa prende il nome dalla S.Prassede, sorella di S.Pudenziana e la sua costruzione risale al tempo di Papa Pasquale I, cioè al primo quarto del IX sec. e sin dalle origini al suo interno si può ammirare un preziosissimo Sacello, costruito per offrire un riparo alle reliquie di S. Zenone e di altri Santi, fino a quel momento conservate nelle Catacombe di Pretestato: Il Sacello di San Zenone.
👨🏼🦳 Le traslazioni di antiche reliquie caratterizzarono il pontificato di Pasquale I, il quale regnò all’epoca delle incursioni saracene e fu perfettamente consapevole della estrema vulnerabilità delle reliquie dei Santi e dei Martiri, per lo più custodite in cimiteri extraurbani.
🛐 Dalla navata destra della basilica si accede al Sacello di San Zenone.
L’interno è costituito da un piccolo spazio a pianta quadrata, coperto da volta a crociera e con tre nicchie. Quella di fondo accoglie l’altare mentre le due laterali sono state dedicate alla memoria dei Martiri.
✝️ All’interno è custodita una importantissima reliquia, collocata nel Sacello da Giovanni Colonna, l’allora Cardinale titolare di S. Prassede. La reliquia in questione è riconosciuta nella tradizione cattolica come la vera Colonna della Flagellazione di Gesù.
🎨 L’intervento del Card. Colonna comportò la perdita della parte inferiore della decorazione originale e l’aggiunta del mosaico dell’altare, dei rivestimenti in marmo sui muri e del pavimento nello stile cosmatesco dell’epoca.
💨 Al centro del pavimento un disco di porfido imperiale (rota porphyretica) corrisponde al mosaico della volta, dove quattro angeli-atlanti sorreggono un tondo. Questa è una rappresentazione dell’incrocio dei quattro venti, il centro del mondo: l’Onfalo (Omphalos = ombelico, centro).
BASILICA DI SANTA SOFIA
🕌 Si ispira alla cattedrale di Santa Sofia a Kiev, la Basilica di Roma nata per la comunità della chiesa greco-cattolica ucraina. Le cinque cupolette in stile neobizantino dai tetti dorati ne indicano la somiglianza. A volerla, nel 1963, dopo la prigionia in un gulag siberiano, l’arcieparca Josyp Slipyj che, raccolti i fondi per la sua costruzione, ne affidò i lavori all’ architetto italiano Lucio Di Stefano.
🎨 Sebbene l’aspetto asciutto dell’esterno, la Basilica di Santa Sofia è all’interno una delle più particolari di Roma. Nel 2011, infatti, uno dei lavori più importanti fu il restauro dei suoi preziosi mosaici. La cosa sorprendente di questa chiesa è che ogni sua parete è coperta di mosaici. La decorazione artistica, di chiara ispirazione bizantina, progettata da Svjatoslav Hordynskyj, fa di questo luogo uno scrigno completamente dorato. Tra le realizzazioni più importanti, però, spiccano sicuramente il mosaico della Divina Sapienza e quello della Santa Eucaristia.
✨ Visti i difficili tempi attuali per l’Ucraina, a colpirci è poi la sedia del celebrante, su cui è inciso un motto, oggi piuttosto evocativo. La frase recita “per aspera ad astra”, che significa “attraverso le difficoltà alle stelle“.
Molto suggestiva è anche l’iconostasi, ciò che noi chiameremmo tramezzo, le cui icone dipinte vedono le mani di numerosi artisti.
4️⃣ Significativi gli scalini in marmo dell’entrata: sono quattro, come le virtù cardinali di prudenza, fortezza, giustizia e temperanza.