PORTA ALCHEMICA

🚉 Dietro la stazione Termini, noterai sicuramente che nel mezzo della piazza c’è una porta misteriosa. È in marmo ed è protetto da due statue del dio egizio Bes.

🧙🏻‍♂️ La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Savelli Palombara, marchese di Pietraforte (1614-1685) nella sua residenza, villa Palombara, sita sul colle Esquilino nella posizione quasi corrispondente all’odierna Piazza Vittorio, dove oggi è stata collocata.

🚪 La Porta Alchemica è l’unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara.

📜 Secondo la leggenda un pellegrino chiamato stibeum fu ospitato nella villa per una notte. Costui trascorse quella notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l’oro. Il mattino seguente fu visto scomparire per sempre attraverso la porta, ma lasciò dietro di sé alcune pagliuzze d’oro, frutto di una riuscita trasmutazione alchemica, e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli magici che doveva contenere il segreto della pietra filosofale.
Il marchese cercò inutilmente di decifrare il contenuto del manoscritto con tutti i suoi simboli ed enigmi, finché decise di renderlo pubblico facendolo incidere sulle cinque porte di villa Palombara.

⚛️ I simboli incisi sulla porta alchemica possono essere rintracciati tra le illustrazioni dei libri di alchimia e filosofia esoterica che circolavano verso la seconda metà del Seicento.

✡️  Sul frontone della porta vi è in un cerchio il sigillo di Davide con iscrizioni in latino e il simbolo alchemico del sole e dell’oro.

🔮 È uno dei luoghi più magici e misteriosi di Roma.

PORTA DEL POPOLO

🚪 Edificata sotto l’Imperatore Aureliano nel III secolo, la porta era conosciuta anche come Porta Flaminia perché da qui usciva, ed esce tuttora, la via consolare Flaminia.

👨🏻 Il suo aspetto attuale, ben diverso da quello originario, è frutto di una ricostruzione cinquecentesca. La facciata esterna fu commissionata da papa Pio IV a Michelangelo che, però, trasferì l’incarico a Nanni di Baccio Bigio, il quale realizzò l’opera tra il 1562 e il 1565 ispirandosi all’Arco di Tito.

🏛 Le quattro colonne che decorano la facciata provengono dall’antica basilica di San Pietro. Nel 1638, in prossimità dell’apertura della porta, vennero inserite le due statue di San Pietro e San Paolo, realizzate da Francesco Mochi.

👨🏼 La facciata interna fu invece realizzata da Gian Lorenzo Bernini per Papa Alessandro VII e venne eseguita in occasione dell’arrivo a Roma, il 23 dicembre 1655, della regina Cristina di Svezia, a seguito della sua conversione al Cristianesimo, come ricorda anche l’epigrafe posta sotto lo stemma dei Chigi.

PORTA PIA

🇮🇹 Porta Pia è una delle porte delle mura aureliane di Roma. È nota soprattutto per l’avvenimento risorgimentale della presa di Roma, il 20 settembre 1870.

👨🏻‍🎨 La porta fu una delle ultime opere di Michelangelo Buonarroti, nella quale l’artista, all’epoca già anziano, dispose gli elementi architettonici in modo assai innovativo. L’interesse principale di Michelangelo fu rivolto più all’aspetto teatrale e pittorico della porta che a quello funzionale.

⚒️ I tre bassorilievi che si possono notare sull’arco di Porta Pia, venendo da via XX Settembre, sembrano normali ornamenti architettonici, in realtà raffigurano un bacile da barba circondato da un asciugamano con delle frange e un pezzo di sapone all’interno.  

👴🏻 Fu proprio Papa Pio IV, infatti, che fece costruire la porta in questione nel 1546, su disegno di Michelangelo al quale venne voglia di fare uno scherzo di cattivo gusto al Pontefice.

💇🏻‍♂️ Pur discendendo dalla Casa dei Medici infatti, sembra che Papa Pio IV avesse fra i suoi antenati un barbiere: fatto che, appunto, ispirò la forma degli ornamenti.

🪟 Sotto la finestra destra della stessa facciata è stato grossolanamente scolpito un mascherone ghignante, incompiuto, con le ali uncinate (in cui il popolo romano ha voluto riconoscere lo stesso Michelangelo), mentre sotto l’altra finestra c’è un masso appena abbozzato: potrebbe trattarsi di una prova della fretta con cui vennero conclusi i lavori.

🎬 Alla breccia di Porta Pia è dedicato uno dei primi film italiani: “La Presa di Roma”.